Loro sono tanti, ma Berlusconi è unico

Berlusconi canta, balla, ama, fa Jep Gambardella al telefono, aziona il vulcano, compra senatori, si addormenta, ride, litiga con Veronica, racconta le barzellette, diventa presidente, ma alla fine viene simbolicamente deposto.

Perché alla fine non tutti lo hanno amato come lui avrebbe voluto. “Io conosco il copione della vita. Non si diventa – dice Toni Servillo-Berlusconi – il più grande venditore d’Italia se non si conoscono i dolori e le gioie della gente”.

loroDopo l’uscita al cinema della prima parte del film ‘LORO 1’, arriva il 10 maggio il capitolo conclusivo dell’atteso film di Paolo Sorrentino su Silvio Berlusconi, LORO 2, una coproduzione Italia-Francia: Indigo Film per l’Italia, Pathé e France 2 Cinéma per la Francia.

loro1Accanto a Toni Servillo, protagonista del film, Elena Sofia Ricci, Riccardo Scamarcio, Kasia Smutniak, Euridice Axen, Fabrizio Bentivoglio, Roberto De Francesco, Dario Cantarelli, Anna Bonaiuto, Giovanni Esposito, Ugo Pagliai, Ricky Memphis, Lorenzo Gioielli, Alice Pagani, Caroline Tillette, Iaia Forte, Duccio Camerini, Yann Gael, Mattia Sbragia, Max Tortora, Milvia Marigliano, con l’amichevole partecipazione di Michela Cescon e con Roberto Herlitzka.

LORO 1 e LORO 2 sono diretti da Paolo Sorrentino e scritti insieme a Umberto Contarello. Luca Bigazzi firma la fotografia, Cristiano Travaglioli il montaggio, Lele Marchitelli le musiche, Stefania Cella la scenografia, Carlo Poggioli i costumi. Il film è prodotto da Nicola Giuliano, Francesca Cima, Carlotta Calori, Viola Prestieri.

Gli uomini di potere di generazioni precedenti a quella di Berlusconi erano altri misteri, perché erano inavvicinabili. Un tempo si parlava, si ricorderà, di disincarnazione del potere. Silvio Berlusconi, invece, è probabilmente il primo uomo di potere a essere un mistero avvicinabile.

È sempre stato un infaticabile narratore di se stesso, valga come esempio sommo il fotoromanzo Una storia italiana che spedì a tutti gli italiani nel 2001, e anche per questa ragione è inevitabilmente diventato un simbolo. E un simbolo, a differenza di un comune essere umano, è una proprietà comune. E dunque, in questo senso, rappresenta anche una parte di tutti gli italiani.

Ma, naturalmente, Silvio Berlusconi è molto altro. E non è facile esprimere una sintesi. “Per questo devo chiedere aiuto a chi è molto più bravo di me: Hemingway”, afferma Paolo Sorrentino.  In Fiesta, Hemingway scrive: “Non c’è nessuno che vive la propria vita sino in fondo, eccetto i toreri”. Ecco, parafrasando, forse l’immagine più compendiaria che si può avere di Silvio Berlusconi è questa: un torero.

Silvio Berlusconi “non si offende mai”, eppure in questo secondo tempo della sua biografia sorrentiniana, il presidente appare sulla via del tramonto, dopo il suo canto del cigno: il ritorno al Governo (l’ultimo). Una delle papy-girl apostrofa l’ex Cavaliere così: il suo alito è come quello di mio nonno; non profuma e non maleodora, ma sa di vecchio”.

loro2Ciononostante, Loro sono tanti, ma Berlusconi per Paolo Sorrentino è unico.

In Italia i film saranno distribuiti da Universal Pictures International Italy per Focus Features mentre Pathé curerà le vendite internazionali.

“Sarebbe stato stupido porre la questione del berlusconismo. Ora è fuori tempo massimo. Non è un film schierato e ideologico. Non volevo puntare il dito contro nessuno. Penso che film o libri, a dispetto dell’attualità sempre più emotiva e nervosa, debbano essere gli ultimi avamposti della comprensione di qualcosa, essere comprensivi di tutto anche se questo ti espone al rischio di non essere capiti”. Paolo Sorrentino parla di Berlusconi alla presentazione del suo film. Una seconda parte molto diversa dalla prima. “Il film è uno sguardo su un periodo con delle caratteristiche – racconta il regista – con derive di comportamento che forse sono conseguenza degli anni ’90. Il mio è un film su una parte degli italiani. Esploro sentimenti universali – aggiunge – racconto anche l’eroismo e non c’è solo il grado di aberrazione di alcuni comportamenti”.

“Ho voluto puntualizzare la dimensione dei sentimenti che stanno dietro l’uomo politico e certi personaggi del film. La controparte (Elena Sofia Ricci che interpreta Veronica Lario) che incarna molte domande che alcuni detrattori avrebbero voluto fargli – precisa poi il regista – non significa che io sia d’accordo con le sue parole. Per come vedo io il film ci sono le paure. Tante forme di paura dei giovani, delle persone di mezza età. Anche la paura della vecchiaia e la morte”. E quindi spiega il significato della capretta che muore all’inizio del film: “Anche quella capretta rappresenta la paura: nel suo caso è la paura del condizionatore d’aria”, aggiunge.

Tema portante del film risulta essere anche l’amore tra Silvio e Veronica, una storia d’amore che sta finendo e che fa soffrire entrambi. “L’idea del film – spiega Sorrentino – era di raccontare una storia d’amore tra due persone. Questa è punto di partenza. Secondo me sta qui la dimensione dell’attualità del film e non nei fatti, perché i fatti sono storici. Quello che spero – aggiunge il regista – è che restino attuali i sentimenti delle persone che in quel periodo storico si sono sviluppati con grande vitalità a cui ha fatto seguito una inevitabile delusione”.

“Ho avuto fortuna di fare ‘Il Divo’ con Paolo – racconta l’attore partenopeo Toni Servillo – e ho avuto la possibilità di mettere a confronto l’uno con l’altro. Il Divo era un personaggio definito con termine con cui si attribuiva la qualifica agli imperatori romani. Si muoveva totalmente nei palazzi della politica con introversione che alimentava mistero e segreto. Berlusconi – aggiunge Servillo – è un divo estroverso che si pone nella scena politica con un’estroversione che ne fa quasi personaggio da cinema, e con la sua presenza occupa ossessivamente le interiorità di chi tenta affannosamente di imitare con le azioni il modello senza riuscirci. Non c’è stato approccio meticoloso nell’imitare il personaggio reale – conclude – ma seguire l’elemento simbolico che emergeva dalla sceneggiatura. Si va oltre il personaggio pubblico”.

25.LORO 2_Toni Servillo_03864_photo by Gianni Fiorito

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