ArtVerona, 18^ edizione

ArtVerona ha presentato al Teatro Filodrammatici di Milano la sua 18^ edizione, in programma a Veronafiere dal 13 al 15 ottobre, con preview riservata il 12 ottobre.

All’evento, moderato dal giornalista di Sky Arte, Nicolas Ballario, hanno preso parte: Federico Bricolo, presidente di Veronafiere, Raul Barbieri, direttore commerciale di Veronafiere, Stefano Raimondi, direttore artistico di ArtVerona, Giovanni Bonelli, vicepresidente ANGAMC, Patrizia Nuzzo curatrice responsabile della Collezione d’Arte Moderna e Contemporanea Galleria d’Arte Moderna di Verona Elena Forin, curatrice e Vip manager ArtVerona, e Marco Curina, imprenditore e collezionista (in calce al comunicato, le dichiarazioni dei relatori).

Con la direzione artistica di Stefano Raimondi, l’edizione 2023 di ArtVerona si conferma come luogo di elezione per la valorizzazione del sistema dell’arte italiano e consolida la sua vocazione partecipativa grazie alla selezione delle gallerie partecipanti e alla capacità di far dialogare i diversi attori del collezionismo, delle istituzioni e dell’imprenditoria.

Si rafforza, inoltre, di anno in anno, la partnership con ANGAMC-Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, storico sostenitore della manifestazione.

Un programma VIP molto articolato accompagna ArtVerona e ne costituisce uno dei tratti distintivi: da sempre accogliente piattaforma di relazione fra i protagonisti del sistema dell’arte, ArtVerona costruisce quest’anno un interessante percorso dentro e fuori fiera, alla scoperta di nuove esperienze e suggestioni per un pubblico sempre più ampio e diversificato.

ADVISORY BOARD
Uno degli aspetti principali del rinnovamento si trova nell’advisory board di ArtVerona, composto da Antonio Coppola, Giorgio Fasol, Massimo Gazzani e Alessia Zorloni, che dal 2023 si arricchisce di due nuove figure chiave, attraverso le quali impostare una strategia di coinvolgimento più esteso di industriali e imprenditori del bacino territoriale veneto e nazionale: Katia Da Ros e Virginia Montani Tesei.

SEZIONI ESPOSITIVE
Sono 6 le sezioni espositive della fiera che accolgono le 135 gallerie espositrici, a cui si aggiungono le editorie e gli spazi no profit.
Alla Main Section, che vede la presenza di qualificate realtà provenienti dall’Italia e dall’estero, si affiancano alcune aree speciali.
Innova, dedicata a gallerie emergenti e sperimentali che potranno esporre in forma di personale o di collettiva la ricerca sui linguaggi contemporanei, coinvolgendo fino a un massimo di tre nomi; Introduction, curata da Hannah Eckstein, direttrice della Grässlin Collection, St. Georgen e direttrice artistica del Kunstverein Friedrichshafen, vede la presenza di sei gallerie straniere invitate da gallerie storiche a presentare quegli spazi espositivi che hanno visto nascere e supportato nella crescita, mostrando la trasmissione generazionale del sapere che distingue il sistema dell’arte;
Curated by, a cura di Giacinto Di Pietrantonio, con le proposte di gallerie che collaborano con un curatore per la realizzazione dello stand, così da far emergere le modalità in cui si sviluppa la relazione tra questa figura professionale, la galleria e l’artista.

LAB è la sezione dedicata alle residenze d’artista e alle realtà sperimentali no profit, appositamente selezionate per far emergere la vivacità di questi inediti attori sulla scena contemporanea in Italia. Curata da Giulia Floris, quest’anno LAB prevede un’estensione in città con un dialogo tra l’interno e l’esterno della fiera.
Tra le novità di quest’anno, POV-Point Of View, a cura di Edoardo Monti, una sezione digital che analizza l’impatto dei social media e di Internet sull’arte contemporanea e propone una selezione di protagonisti a vario titolo della comunicazione nel macrocosmo artistico.

PREMI
Sono ad oggi ben 11 i premi confermati, grazie a partnership nuove e consolidate: la collaborazione con realtà pubbliche e private si traduce infatti in un sistema volto al riconoscimento di linguaggi, processi e visioni di qualità, offrendo un prezioso asset di contatti, opportunità e risorse a supporto delle gallerie espositrici e degli artisti rappresentati.
Oltre al fondo di acquisizione A Disposizione e a Display, entrambi promossi da Veronafiere, tornano nell’edizione 2023 il Premio A Collection, il Premio Montani Tesei, il Premio Casarini DueTorri Hotel, il Premio MZ Costruzioni, il Premio Massimiliano Galliani per il Disegno Under35, il Sustainable Art Prize e il Premio Icona sostenuto dalla Fondazione Coppola di Vicenza.
Insieme a questi vi sono due importanti novità: Marval Collection, sostenuto da Marco Curina e Valeria Schäfer, che si orienta in particolare verso quelle voci dell’indagine artistica che traducono gli interrogativi e i temi più urgenti del nostro tempo, permettendo di sviluppare un approccio critico nei confronti del presente; e stARTup promosso dal collezionista Nico Sgarzi – un premio acquisto dedicato ad artisti giovani e middle career (fino ai 50 anni) con un percorso di ricerca coerente e un linguaggio ben identificabile.

RED CARPET
Dopo le esperienze con Paola Pivi, nel 2021, e Stefano Arienti, nel 2022, torna Red Carpet, uno dei progetti più riconoscibili e identitari delle ultime edizioni di ArtVerona, in partnership con Aquafil S.p.A., tra i principali attori in Italia e nel mondo nella produzione di fibre sintetiche da materiale di riciclo: una grande opera d’arte, che prende la forma di un tappeto di oltre 400 metri quadrati, accoglie il visitatore nella Galleria dei Signori, diventando una piattaforma di incontro e un segno artistico immediatamente riconoscibile.
Protagonista della nuova edizione di Red Carpet è Peter Halley (New York, 1953), artista internazionale la cui partecipazione s’inserisce all’interno di un costante processo di crescita della manifestazione, capace di coinvolgere i protagonisti dell’arte contemporanea.

HABITAT
Dopo il successo dello scorso anno, si conferma il format Habitat, progetto culturale dedicato a grandi artisti storici italiani, concepito come creazione di spazi immersivi capaci di realizzare coinvolgenti modelli di fruizione e offrire al visitatore un’inedita esperienza di visione. I padiglioni della fiera ospiteranno due Habitat, uno dedicato a Gianni Colombo e l’altro a Marinella Pirelli. Il progetto, realizzato grazie alla fondamentale collaborazione con l’Archivio Gianni Colombo e l’Archivio Marinella Pirelli, vuole sottolineare anche la vitale rilevanza che gli Archivi hanno per la tutela, valorizzazione e promozione di figure imprescindibili dell’arte italiana.

In un ideale percorso che abbraccia la città di Verona, e nell’ottica di una stretta collaborazione tra soggetti che producono e promuovono la cultura sul territorio, ArtVerona e i Musei Civici di Verona con la Galleria d’Arte Moderna Achille Forti presentano un progetto espositivo di Giulio Paolini, a cura di Patrizia Nuzzo e Stefano Raimondi, dal titolo Et in Arcadia ego.

La Galleria d’Arte Moderna, che con questa collaborazione intende riconfermarsi quale realtà istituzionale dinamica e in grado di dare voce e forma ai linguaggi contemporanei, ha scelto Paolini, tra gli artisti italiani più noti e affermati a livello internazionale, in quanto autore che maggiormente ha incentrato la propria ricerca intorno alla correlazione tra spazio, opera e fruitore.

TALK-CABARET
È affidato a Nicolas Ballario, esperto d’arte contemporanea, volto di Sky Arte e voce di Radio Rai, Cabaret, il programma talk che quest’anno ribalta il concetto di incontri nelle fiere d’arte: non più conferenze per i soli addetti ai lavori, quanto appuntamenti dal sapore quasi teatrale per raccontare il contemporaneo. Tre sono i tipi di “cabaret”: maratone oratorie di 25 minuti dove i partecipanti avranno al massimo due minuti a testa per presentare un libro, un museo o una mostra, con ritmi serrati; uno contro tutti, dove personaggi “molto particolari” verranno messi a processo dal mondo dell’arte e viceversa; lo spettacolo LIVES, ideato dal musicista Rodrigo D’Erasmo, polistrumentista, compositore e membro degli Afterhours, e dallo stesso Ballario che porta sul palco la vita di un protagonista dell’arte contemporanea, tra parole e musica. Dopo il successo dell’appuntamento dello scorso mese di marzo dedicato a Maurizio Cattelan, saranno due i Lives in programma nelle serate di ArtVerona. Media partner di Cabaret è Il Giornale dell’Arte.

FORMAT IN FIERA
Visiting Curators, a cura di Maria Chiara Valacchi, vede coinvolti direttori e curatori d’istituzioni museali da tutto il mondo, per creare un dialogo tra il sistema dell’arte italiano e quello internazionale, partecipando attivamente alla scoperta delle sezioni e degli stand della fiera e facendo parte delle giurie selezionatrici dei più prestigiosi premi promossi da ArtVerona.

ArteMuseo è il progetto triennale, giunto alla seconda edizione, ideato e sviluppato da Elena Forin che si pone in diretta continuità con la positiva esperienza di LEVEL0, il format dedicato alla collaborazione tra i diversi attori del sistema dell’arte – fiera, musei, fondazioni, gallerie, artisti.
ArteMuseo pone in sinergia 4 musei e fondazioni italiane per offrire opportunità espositive concrete ad altrettanti artisti presentati ad ArtVerona. Per favorire questo percorso, la Fiera destinerà un contributo economico per concorrere al sostegno istituzionale degli artisti selezionati.

Standchat, curato da Saverio Verini è il format che permette al pubblico d’incontrare vis-à-vis gli artisti protagonisti in fiera all’interno degli stand delle gallerie che li rappresentano.

ART&THECITY
Il programma culturale che si svolge quest’anno in città è l’occasione per lanciare nuove sfide, avvicinare nuovi pubblici e dare voce a nuovi artisti. Oltre all’Habitat di Giulio Paolini a Palazzo della Ragione, gli spazi di Castel San Pietro saranno lo scenario che accoglie TOMORROWS Notes on the future of the Earth. Progetto di Fondazione Cariverona, a cura di Jessica Bianchera e Marta Ferretti, che vede la collaborazione tra ArtVerona, Fondazione Cariverona, Contemporanea – Università di Verona, Urbs Picta e altri partner nazionali e internazionali, si pone come obiettivo quello di proporre una riflessione transdisciplinare nel campo dell’ecologia e della sostenibilità per affrontare temi come l’interconnessione tra gli esseri viventi, la biodiversità, le dinamiche socio-culturali, l’interazione dell’umanità con l’ambiente ed esplorare alternative sostenibili alle attuali dinamiche estrattive.

Il programma culturale di ArtVerona tocca diversi ambiti e quartieri, anche periferici della città: si torna a dare visibilità il giovedì sera a Veronetta, che è anche sede dell’Università di Verona e di palazzi storici attualmente in fase di restauro, è stata riconfermata la collaborazione con il nuovo hub culturale E.ART.H, e riprende la rassegna Theatre ArtVerona, vetrina di produzioni e laboratorio di eccellenze che dà spazio a produzioni sperimentali.

PRESENTAZIONE ARTVERONA 2023: LE DICHIARAZIONI DEI RELATORI

Federico Bricolo, presidente di Veronafiere: “ArtVerona taglia l’importante traguardo delle 18 edizioni: in questo arco di tempo si è creata una identità precisa, che le ha permesso di crescere e affermarsi nel panorama nazionale degli eventi di promozione dedicati al sistema dell’arte italiano. La rassegna consolida il rapporto con mondo dell’impresa anche grazie alle sinergie che Veronafiere sa generare con le altre manifestazioni nel proprio portafoglio, come Vinitaly, Marmomac e Fieracavalli, caratterizzate dalla presenza di aziende e buyer interessati a contaminazioni creative con l’arte o a investire per ampliare le proprie collezioni. Infine, ArtVerona rappresenta un momento di produzione e crescita culturale di grande prestigio per il territorio, coinvolto direttamente attraverso le istituzioni e i nostri soci che diventano parte attiva nell’organizzare con noi una fiera diffusa con cui vivere Verona, città patrimonio mondiale Unesco”.

Raul Barbieri, direttore commerciale di Veronafiere: “ArtVerona continua il percorso di crescita, sia per la selezione e la qualità della proposta delle 135 gallerie presenti, sia per l’offerta culturale. Abbiamo voluto puntare sul sistema dell’arte italiano attraverso le gallerie, partendo dal moderno e prestando particolare attenzione alle nuove generazioni di artisti e alle realtà più sperimentali che vogliamo sostenere con i diversi premi proposti e il fondo di acquisizione di Veronafiere, confermato quest’anno e incrementato. Nella logica di incoming che contraddistingue le nostre rassegne, per ArtVerona sono stati invitati oltre 6.000 collezionisti e professionisti VIP, dei quali 600 ospitati direttamente dalla Fiera: numeri aumentati sull’edizione 2022 rispettivamente di 1.000 e 100 unità, grazie ai maggiori investimenti messi in campo per lo sviluppo della manifestazione”.

Stefano Raimondi, direttore artistico di ArtVerona: “L’edizione di quest’anno si presenta come un evento che punta sia al rafforzamento del rapporto con il territorio, sotto il profilo culturale e imprenditoriale sia alla costruzione di sinergie tra operatori nazionali e internazionali. ArtVerona fa leva ogni anno su un’accurata selezione di gallerie con le quali si è costruito nel tempo un rapporto consolidato e che sono un punto di riferimento per i collezionisti, alle quali se ne aggiungono ogni anno di nuove che diversificano e arricchiscono la proposta”.

Giovanni Bonelli, vicepresidente ANGAMC-Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea: “Si rinnova il rapporto tra ANGAMC e ArtVerona, manifestazione che rappresenta un punto di arrivo per le giovani gallerie che si aprono al mercato e, allo stesso tempo, punto di partenza qualificato per i nuovi progetti. Il dialogo e il confronto costanti tra ANGAMC e ArtVerona permette di considerare le gallerie non solo come clienti, ma come veri e propri partner con i quali crescere”.

Patrizia Nuzzo curatrice responsabile della Collezione d’Arte Moderna e Contemporanea Galleria d’Arte Moderna di Verona: “La Galleria aderisce da quest’anno al format Habitat – ha spiegato – con un progetto inedito di Giulio Paolini dal titolo Et in Arcadia Ego, essenzialmente per il desiderio di riannodare i fili di una progettualità con ArtVerona, che nasce fin dai suoi esordi, e che oggi si concretizza attraverso una collaborazione che si dispiega in termini più dinamici e di proficua interconnessione con i diversi soggetti del sistema dell’arte. Ma Habitat fornisce anche la felice opportunità per la Gam di approfondire, a livello storico-estetico, quel passaggio fondamentale della storia dell’arte che si è verificato agli inizi degli anni cinquanta – inaugurato da Lucio Fontana con il grande arabesco di luce per lo scalone della Triennale di Milano che rievoca la scia del movimento di una torcia vibrata nell’aria – andando a modificare definitivamente e radicalmente il concetto di spazio a favore di una dimensione di ambiente “vissuto” elevando l’evento artistico a una dimensione totale in grado di annullare lo spazio fisico dell’architettura tradizionale. Da questo punto di vista Giulio Paolini, scelto dalla Gam, è l’autore che esprime con estremo rigore analitico il senso di Habitat racchiudendo nella sua ricerca quella serie complessa e problematica di concetti chiave che appartiene alla contemporaneità”.

Nel corso della presentazione a Milano è stata data anche lettura dei saluti trasmessi da Marta Ugolini, assessora alla Cultura e Turismo di Verona, impossibilitata ad intervenire ieri: “Il Comune di Verona, direzione Musei Civici con la Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, da anni collabora proattivamente alle iniziative di ArtVerona in città. Lo fa con convinzione, nella certezza che le forme integrate e collaborative, come quella che si è sviluppata con Veronafiere, siano l’ideale per promuovere l’arte contemporanea presso tutta la cittadinanza e non solo tra i cultori e gli addetti ai lavori. Le installazioni di Contemporaneo Non-Stop Il respiro della natura e di Habitat, i premi Artemuseo 2022 e Icona 2022 creano quindi occasioni di incontro e situazioni, con elementi di novità e di provocazione che non mancheranno di far riflettere”.

I commenti sono chiusi.