La scelta di Locke.

Questo film è un viaggio vero. Il protagonista ha una bella famiglia e un ottimo lavoro, ma alla fine del suo viaggio, che si svolge quasi in tempo reale, non gli rimane più niente.

Tom Hardy è l’attore Ivan Locke e il film, dello sceneggiatore-regista inglese Steven Knight, è ambientato quasi interamente in una lussuosa automobile. Locke rappresenta un’esperienza cinematografica unica, che avvolge letteralmente lo spettatore, catapultandolo all’interno della macchina, accanto al protagonista impegnato alla guida e, soprattutto, al cellulare.

Quello di Ivan è l’unico volto che vediamo; gli altri personaggi sono le voci all’altro capo delle sue telefonate, a volte arrabbiate, a volte divertenti, spesso sconvolte. Lo sfondo è quello ipnotico delle luci dell’autostrada, che illuminano il volto di Ivan come demoni contro i quali combattere.

L’attrice inglese Ruth Wilson interpreta Katrina, la moglie di Ivan. L’attrice due volte vincitrice del BAFTA Olivia Colman è Bethan, la donna per la quale Ivan mette tutto a rischio. Nel prestigioso cast figurano anche nomi come l’attore vincitore del BAFTA Andrew Scott, meglio noto per la sua interpretazione nel ruolo di Moriarty nella serie Sherlock, e il celebre attore televisivo e teatrale inglese Ben Daniels. Gli astri nascenti Tom Holland e Bill Milner interpretano i figli di Ivan. Nel cast figurano anche Danny Webb, Silas Carson, Alice Lowe, Lee Ross e Kirsty Dillon.

Ivan Locke ha lavorato sodo per costruirsi la sua vita. Ma in una sola notte quella vita gli crollerà addosso. Alla vigilia della sfida più grande di tutta la sua carriera, Ivan prenderà una decisione che scatenerà una serie di eventi dagli effetti catastrofici per la sua famiglia, la sua carriera e, forse, la sua anima.

Locke, il secondo attesissimo film dello sceneggiatore-regista inglese Steven Knight, è tratto da una sceneggiatura originale scritta dallo stesso Knight (Nomination all’Oscar per La Promessa dell’Assassino e Piccoli Affari Sporchi) ed è prodotto dal produttore candidato agli Oscar, Paul Webster e da Guy Heeley attraverso la Shoebox Films, la società londinese di loro proprietà.

L’idea di base nasce da una serie di test con la macchina da presa che Steven Knight aveva svolto per ‘Redemption-Identità Nascoste’, per i quali aveva girato dall’interno di una macchina in movimento. “Era affascinante”, rammenta Knight del filmato. “Le città e le strade di notte sono bellissime, potevo stare a guardarle per ore. E quindi ho iniziato a chiedermi se fosse possibile raccontare una storia che si svolgesse interamente in un veicolo”.

“Volevo che fosse una sorta di tragedia ordinaria – spiega Knight -. Si tratta di un uomo ordinario a cui capita qualcosa di ordinario. Non è un inseguimento di macchine o un’invasione aliena. Ma per tutti quelli coinvolti rappresenta un’enorme tragedia”.
Locke è la storia della costruzione di un edificio e della distruzione di una vita. Knight voleva che il suo protagonista fosse un uomo assolutamente ordinario a cui capita qualcosa. “Il film analizza il modo in cui un errore, se così lo si può definire, possa portare alla distruzione totale di una vita – spiega Knight -. Per me questa era un’analogia di un edificio, della distruzione, della demolizione. Mi piaceva l’idea che questo uomo normale facesse un lavoro così solido e concreto”. E non c’è niente di più solido del cemento. In quanto capo cantiere di un sito in costruzione dove vengono costruite le fondamenta di un enorme edificio, Ivan è considerato una persona affidabile. Ma per tentare di rimediare a un errore passato e fare la cosa giusta abbandona il suo posto in un momento cruciale.