Awakenings: il “risveglio” di Michele Pastrello

Il regista veneto Michele Pastrello è tornato. Ancora una volta il linguaggio usato è quello del cortometraggio o, come lui stesso ama definirlo,  micro-movie: Awakenings (coscienza dopo il sonno) gioca la carta dell’esperienza emozionale e fa centro, raccontando parallelamente quattro storie di “risveglio”.

awakeningsEquilibrio, Rabbia, Libertà, Vita. Quattro parole che indicano una privazione. Quatto persone a cui è stato negato uno stato, un diritto. Una donna (Alessandra Odoardi) che vorrebbe esprimere il suo amore per il movimento è costretta sulla sedia a rotelle, un uomo (Stefano Negrelli) vive nella frustrazione di una dylandoghiana esistenza tra quattro mura di un grigio ufficio, una seconda donna (Alice Pagotto) è intrappolata in un lavoro che non la soddisfa in cui spazzare a terra equivale a tirar via la sua voglia di correre sulla spiaggia; un secondo uomo (Marco Tizianel) giace in una bara, privato di una vita palesemente non vissuta fino in fondo. Basta una lacrima, una goccia d’emozione, per liberare tutte le frustrazioni represse e trasformare quelle vite insignificanti in tutto ciò che si desidera.

Awakenings (coscienza dopo il sonno) è proprio questo: la rivincita di vivere la vita per quello per cui vale la pena viverla. Raggiungere quell’equilibrio agognato, scatenare la rabbia sopita, raggiungere la libertà di cui si è stati privati, tornare a vivere per dire addio a coloro a cui non si è fatto in tempo.

awakeningsLe quattro storie annichilite dalla vita (e dalla morte) che Michele Pastrello racconta in Awakenings (coscienza dopo il sonno) possono idealmente rappresentare ognuno di noi: il non detto, il non fatto, il perduto, il desiderato. Non è un caso se l’opera si chiude con una citazione di Emil Cioran, che ha fatto del pessimismo e del nichilismo una forma di assurda ironia.

Attraverso una tecnica elegantissima che unisce uno stile morbido a un tappeto sonoro costante, privo di qualsiasi parola, Awakenings (coscienza dopo il sonno) colpisce in pieno il bersaglio dell’emozione e cattura l’attenzione. Neanche cinque minuti tesi e intensi capaci di trasmettere un messaggio che allo stesso tempo è chiaro e sfumato, perché in quel momento di coscienza sfuocata che si ha al risveglio da un lungo sonno, ognuno può attribuire un’identità diversa a quelle forme che vede agitare davanti agli occhi.

In perfetta coerenza con il percorso già sperimentato con il suo lavoro precedente, Desktop (di cui abbiamo parlato qui), Pastrello perfeziona quella fusione tra suggestioni visive e uditive per un lavoro davvero particolare che fa praticamente genere a se.

awakeningsIn un nostro precedente articolo, il regista dichiarava:

Nella nuova era del web, anche il mondo del cortometraggio deve mutare: dai classici corti di fiction sto sperimentando una nuova via, accorciando la durata, aumentando l’impatto emotivo e contaminando il linguaggio narrativo”.

Awakenings (coscienza dopo il sonno) mette in pratica perfettamente quegli intenti, grazie anche a un quartetto di attori molto capaci e una perizia tecnica millimetrica, in cui spicca la bella e rarefatta fotografia di Daniele Serio.

Awakenings (coscienza dopo il sonno), che Pastrello ha prodotto insieme a BMovieItalia, sarà presto visibile gratuitamente on line (per i dettagli vi rimando alla pagina ufficiale facebook del regista), ma nel frattempo vi diamo un assaggio in anteprima, con i primi 30’’ del cortometraggio.

Roberto Giacomelli

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