Urbi et Orbi – “Roma Arte in Nuvola” III edizione

“Arte in Nuvola” afferma ancor di più la sua essenza glocal, perché se da un lato non tradisce di essere il luogo privilegiato d’esposizione dei migliori artisti delle molteplici correnti della scena espressiva romana, dall’altro espande ancor di più il suo universo guardando non solo all’Oriente, Vicino ed Estremo, per atterrare poi in Australia, ospite d’onore della manifestazione.

Sotto l’egida di Alessandro Nicosia e confermata la direzione artistica di Adriana Polveroni è tornata dal 24 al 26 novembre nella sua casa capitolina la terza edizione della fiera internazionale di arte moderna e contemporanea. Mercato sì, ma con un taglio curatoriale davvero sapiente che accompagnava lo spettatore durante la visita, sorprendendolo con scelte mai banali. Premiata non solo dagli oltre 35mila visitatori, ma anche dai 150 galleristi, con un sensibile incremento rispetto al 2022.
L’atmosfera urbi et orbi di questa edizione si pregustava già entrando nel foyer della Nuvola dove si poteva ammirare la “collezione Farnesina” ovvero lo strumento del Ministero degli Affari Esteri per promuovere l’arte italiana e mostrare l’inesauribile capacità della nostra cultura.
Ma anche con la coraggiosa indicazione dell’Australia come paese ospite con il suo connubio tra arte aborigena e contemporaneo nel progetto Threads and Lands.
Gli stessi fili delle atmosfere mediorientali palesati con la proposta espositiva della galleria Idris (Jaffa) che espone le opere di Enatnesh Yallow in grado di fondere le tradizionali tecniche etiopi, come il tessuto con fibre di palma rafia e rami di palma, con i metodi moderni di produzione ceramica.
Oppure volando in Giappone con la galleria Systema Gallery (Osaka, Kathmandu, Roma) del Maestro Katsu Ishida che parte dalle tecniche tradizionali pittoriche giapponesi instillando negli occhi dello spettatore un’incisione di Hiroshige per poi rivelare la sua personalissima reinterpretazione della Monna Lisa.
Errando nel percorso ci si ferma incantati dall’originalissima proposta delle visioni onirico-mitologiche di Maurizio L’Altrella (Ticinese Art Gallery, Milano) dove le influenze caravaggesche vengono filtrate attraverso il gusto di Francis Bacon, ma con l’attualità dei giorni nostri.
O ancora nell’omaggio alla cultura classica che dallo studio di Andrea Chisesi (Materiarte, Siracusa) a Ortigia arriva alla Nuvola ed esprime la padronanza delle tecniche e degli stili dell’artista coinvolgendo lo sguardo dello spettatore in ogni singolo quadro. Non solo, lo riportano a quella grande tradizione Romana e alle atmosfere del décollage di Mimmo Rotella e del suo climax negli anni ’60 con la sua personale presso la Galleria La Salita.
L’iconico contenitore della manifestazione appare far fluttuare le opere esposte in un continuo e vivace dialogo tra il contemporaneo del Forum e arte moderna ospitata al General Floor, sempre però nel rispetto delle tipicità delle variegate correnti artistiche.
Passeggiando non sfuggivano le opere di Daniele Sigalot (WEM, Ornavasso), Luca Grimaldi (Unosunove, Roma), Simone D’Auria (ART&Co, Parma) che spiccavano per originalità ed eleganza.
Vincente la scelta di Tornabuoni Arte (Firenze, Milano, Forte Dei Marmi) di dedicare un’area monografica per Alighiero Boetti all’interno di una sezione dedicata, un allestimento più museale che fieristico, coinvolgente per lo spettatore.
Il crollo delle quotazioni degli NFT si riverbera nell’assenza in fiera della Crypto Art. Forse il mercato fisico non è ancora pronto ad abbandonare la fisicità dell’opera d’arte e quindi il settore perde interesse.
Il primo anno da liceale di “Arte in Nuvola” conferma la bontà delle due precedenti edizioni, ma riafferma che Roma può e forse deve tornare centro dell’arte contemporanea mondiale.

Un resoconto più che positivo che sancisce Roma Arte in Nuvola una delle principali fiere di settore a livello nazionale ed internazionale, certificando il grande potenziale di Roma quale contenitore di rilevanza per l’arte moderna e contemporanea.

Grazie alla propria spiccata capacità di fare sistema ed in linea le grandi fiere d’arte internazionali, la terza edizione di Roma Arte in Nuvola ha potuto vantare significative collaborazioni con le istituzioni pubbliche, divenendo queste ultime parte attiva nella programmazione artistico-culturale della manifestazione: dal Ministero della Cultura, con la speciale partecipazione di alcune delle sue istituzioni museali e culturali più rappresentative oltre che della Direzione Generale Creatività Contemporanea, al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con ben 40 opere della Collezione Farnesina, fino alla Regione Lazio e Roma Capitale. Una sinergia di primo livello che ha saputo dar vita a progetti speciali particolarmente apprezzati dal grande pubblico.

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